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Ordinanza Regione Liguria: lombardi bloccati in casa, hotel non possono più ospitarli

Governatore Giovanni Toti e vicepresidente regionale Sonia Viale (foto d'archivio)

Regione Liguria, dopo Puglia, Campania, Sicilia, Sardegna, Molise, Calabria, Basilicata e Abruzzo, stasera ha annunciato di avere adottato un’ordinanza con cui obbliga chi è arrivato sul nostro territorio dalla Lombardia e dalle 14 province dichiarate “zona rossa” per coronavirus (Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro-Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Novara, Asti, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Alessandria) a rimanere “chiusi” nelle loro seconde case di vacanza.

“Chi arriva dalle cosiddette zone rosse – ha spiegato il governatore ligure Giovanni Toti – deve seguire le indicazioni del decreto sull’emergenza coronavirus come se fossero nelle loro abitazioni di residenza”.

L’ordinanza di Regione Liguria, che entrerà in vigore dalle 14 di domani, impone anche il divieto alle strutture ricettive di ospitare chi è arrivato dalla Lombardia e dalle 14 province italiane.

Ovviamente, dovranno essere controllati anche camper e caravan, che peraltro stamane sono arrivati a decine nelle nostre Riviere.

Inoltre, è previsto l’obbligo a chi ha lasciato una delle zone rosse di segnalare la presenza alle autorità locali: “tutti i cittadini provenienti dalla Lombardia o dalle zone equiparate alla Lombardia che sono venuti in Liguria dalla mezzanotte del 24 febbraio e non vi siano residenti, i cui spostamenti verso la Liguria e dalla Liguria non siano per comprovate esigenze lavorative o dettate da situazioni di necessità o da motivi di salute, devono segnalare la loro presenza e il loro domicilio in Liguria attraverso la casella di posta elettronica sonoinliguria@regione.liguria.it o comunicarlo ai numeri telefonici 010548.577.67 – 010548.86.79  e soprattutto restare a casa e non uscire. L’obbligo di segnalazione scatta dalle 14 di domani 9 marzo”.

I numeri telefonici, attivi da domani alle 14, saranno contattabili, dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16

Il governatore Toti, in linea con le disposizioni contenute nel decreto del Governo, ha però sottolineato che chi proviene dalle zone rosse e dimostra di trovarsi in Liguria per motivi di lavoro non avrà limitazioni.

Inoltre, il presidente della giunta regionale ha rinnovato l’appello ai cittadini liguri affinché rispettino le limitazioni per bloccare l’espansione del virus.

“Ogni provvedimento – ha spiegato Toti – è inutile se succede quello che è accaduto oggi sulla spiaggia di Boccadasse o in corso Italia, il lungomare di Genova, e in altre passeggiate delle riviere, affollate come se non si fosse in emergenza.

E’ inutile chiudere scuole cinema e teatri se poi facciamo giocare i bambini sulle spiagge o affolliamo i luoghi. Quelli che hanno avuto oggi questo atteggiamento non erano solo ‘foresti’, c’erano molti liguri.

Chiudere tutto e poi affollarsi in luoghi anche all’aperto rende i provvedimenti inutili per fermare il virus. Più persone si incontrano, più si espande il contagio, più ci sarà bisogno di letti negli ospedali.

Facciamo passeggiate, ma evitiamo situazioni in cui siamo tutti appiccicati”.