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Ordinanza Genova sui botti non rispettata: uomo perde tre dita

Ordinanza Genova sui botti non rispettata: uomo perde tre dita

L’ordinanza emessa dal Comune di Genova per capodanno parlava del divieto assoluto di detenzione di “ogni oggetto pirotecnico / materiale esplodente in area pubblica e/o aperta al pubblico”.

A Genova, però, tale ordinanza, è stata completamente ignorata, e già dal tardo pomeriggio del 31 dicembre, sono iniziate le deflagrazioni.

Il bilancio di questa notte di follia è piuttosto pesante, e sembra di tornare al passato.

Fuochi d’artificio in Valbisagno

Sono almeno tre le persone rimaste ferite, con un uomo che, a Marassi, in corso De Stefanis, a causa dell’esplosione di un petardo, ha subito l’amputazione di tre dita di una mano.

L’uomo è stato soccorso in strada dai volontari della pubblica assistenza Burlando e dai medici del 118 che l’hanno trasferito in codice rosso al San Martino.

In ospedale anche un 18enne di Rivarolo ferito ad un occhio da un petardo e un giovane di Struppa.

In via Donghi in un condominio si è davvero rischiato tanto, quando da un piano terra un gruppo di giovani ha incominciato a sparare dei fuochi d’artificio verso l’alto colpendo un terrazzo sovrastante dove si trovavano delle persone che, per puro miracolo, sono state sfiorate da una girandola ‘impazzita’ che, sbattendo contro le pareti del poggiolo ha seminato il panico.

La ‘farfalla pirotecnica impazzita’ arrivata sul terrazzo in via Donghi

In toto il 118 genovese ha gestito circa 150 interventi buona parte in seguito all’abuso di alcolici.

Oltre all’uomo che ha perso tre dite, un 18enne che è rimasto ferito ed un paio di persone che sono state medicate agli occhi, c’è stato anche un agente della polizia rimasto ustionato da uno spray al peperoncino.

Ma quello che ci si domanda è: “Se c’è il divieto di usare i botti, perché vengono venduti?”