Home Politica Politica Imperia

Ordinanza comunale anti slot: a Ventimiglia tabaccai in piazza

Ordinanza anti slot a Ventimiglia tabaccai in piazza
I tabaccai: “Con il gioco di notte noi chiudiamo”. In circa 150 tra tabaccai ed operatori del gioco, provenienti da tutta la Liguria e dal Piemonte ieri hanno manifestato davanti al Comune di Ventimiglia, per dire no all’ordinanza del sindaco Pd Enrico Ioculano, che ha deciso di spegnere le slot nei locali pubblici, dalle 7 alle 19. I manifestanti ‘armati’ di fischietti ed inneggianti slogan hanno issato un cartello con la scritta ‘Gioco di notte e noi chiudiamo’.

Tanti i rappresentanti dei settori coinvolti.

Giovanni Risso, presidente nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, ha comunicato i dati dell’Asl Imperiese sui pazienti evidenziando come quelli in cura per ludopatia siano 14, contro i 190 per tossicodipendenze e 123 per l’alcol.

“La cosa che più dispiace è che il sindaco Enrico Ioculano non era neanche presente in Comune, mentre una delegazione di un settore autorizzato dallo Stato manifestava contro un’ordinanza che ne impedisce di fatto la sopravvivenza”. È il commento di Raffaele Fasuolo, consigliere di Astro e responsabile per la Regione Liguria, al termine della manifestazione svoltasi questa mattina a Ventimiglia organizzata da As.tro e FIT-STS a cui erano presenti circa 200 tra operatori e gestori del gioco lecito, per protestare – di fronte alla sede del Comune – contro il provvedimento del primo cittadino che ha imposto il divieto di accendere gli apparecchi da intrattenimento dalle 7 alle 19.

“L’ordinanza sindacale presenta due criticità a carico di operatori e cittadini. Innanzitutto è evidente un problema di sicurezza per i giocatori, che possono recarsi solo nelle ore notturne nelle sale: si tratta di attività che già durante il giorno sono a rischio di furti e rapine. Inoltre, tale provvedimento non scoraggia il giocatore problematico e i soggetti più a rischio ma sembra anzi essere stato creato ad hoc per alimentare tali dipendenze”, prosegue Fasuolo.

In particolare, continua, “favorisce il cosiddetto ‘pendolarismo dei giocatori’, ovvero porta i giocatori a spostarsi verso quei territori non colpiti da restrizioni all’offerta di gioco, come i comuni limitrofi o i Casinò di Sanremo e di Mentone” e “non tiene in considerazione le risultanze emerse dagli studi scientifici condotti in materia quale, ad esempio, lo studio dell’ISS, che ha evidenziato come i ‘giocatori problematici’ preferiscano giocare in luoghi lontani da casa e che garantiscono una maggiore riservatezza, a differenza dei ‘giocatori sociali’ che prediligono invece gli esercizi commerciali generalisti che offrono diversi servizi”.