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Operazione antiterrorismo, perquisizioni in diverse parti d’Italia

Indagini coordinate da DDA e DNA: sequestrati oltre un milione di euro e materiale riconducibile ad ambienti estremisti

Un’ampia operazione antiterrorismo coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova, con il supporto della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo di Roma, ha portato all’esecuzione di numerose perquisizioni e sequestri in diverse città italiane. L’attività investigativa, condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, si inserisce in un’indagine complessa che riguarda presunti collegamenti con ambienti riconducibili al terrorismo internazionale.

Le operazioni sono state eseguite dalla Digos della Questura di Genova, con il raccordo operativo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione di Roma, e dal GICO della Guardia di Finanza di Genova insieme al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma. L’intervento ha interessato, oltre al capoluogo ligure, anche le città di Torino, Bologna, Bergamo, Firenze, Monza Brianza, Lodi e Sassuolo, in provincia di Modena.

Perquisizioni e sequestri in diverse città italiane

Nel corso delle attività, proseguite fino a tarda sera, sono state eseguite complessivamente 17 perquisizioni personali e locali. Tra i luoghi interessati figurano anche le sedi dell’ABSPP presenti a Genova, Milano e Roma. Le operazioni hanno riguardato soggetti sottoposti a misura cautelare e altri indagati, nell’ambito di un procedimento che, come previsto dalla legge, si fonda su un quadro indiziario ancora in fase di accertamento, nel rispetto della presunzione di non colpevolezza.

Secondo quanto emerso, gli accertamenti hanno consentito di acquisire ulteriori elementi ritenuti utili a rafforzare il quadro investigativo già delineato dagli inquirenti e alla base dell’adozione delle misure cautelari personali e reali.

Sequestrati oltre un milione di euro in contanti

Durante le perquisizioni è stato sequestrato denaro contante per un importo complessivo di circa 1.080.000 euro. Le somme erano custodite non solo all’interno delle sedi associative oggetto di accertamenti, ma anche in alcune abitazioni nella disponibilità degli indagati.

In un caso specifico, a Sassuolo, circa 560.000 euro sono stati rinvenuti occultati all’interno di un vano appositamente ricavato in un garage. Ulteriori somme di denaro, pari a circa 6.000 euro, sono state trovate nell’abitazione di uno degli indagati.

Dispositivi elettronici e materiale riconducibile ad Hamas

Nel corso delle perquisizioni sono stati inoltre sequestrati numerosi dispositivi elettronici, tra cui computer nascosti all’interno di un’intercapedine muraria in un’abitazione della provincia di Lodi. Tutto il materiale informatico verrà sottoposto nei prossimi giorni ad approfondite analisi tecniche.

All’interno di uno degli immobili perquisiti è stata rinvenuta anche una bandiera di Hamas. Ulteriore materiale riconducibile all’organizzazione è stato individuato in vari luoghi oggetto di perquisizione, tra cui opuscoli riconducibili al movimento islamista e una chiavetta USB contenente anāshīd, canti corali tradizionali utilizzati a fini celebrativi da Hamas.

L’indagine coordinata tra Genova e Roma

L’operazione si inserisce in un più ampio contesto di prevenzione e contrasto al terrorismo internazionale, condotto attraverso il coordinamento tra la Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova e la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo di Roma. Le attività investigative proseguono con l’obiettivo di chiarire ogni aspetto delle condotte contestate e di verificare eventuali ulteriori collegamenti sul territorio nazionale e internazionale.

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