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Levanto, in diretta video la schiusa delle uova della tartaruga Alice

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Webcam spiaggia Levanto per streaming schiusa nido Caretta caretta

Levanto – Si avvicina il periodo stimato per la schiusa delle uova di Caretta caretta deposte sulla spiaggia levantina della Pietra lo scorso 15 luglio dalla tartaruga Alice, così nominata dai bambini grazie al sondaggio indetto lo scorso mese.

Per consentire a tutti di assistere in diretta al lieto evento, il Comune di Levanto ha attivato un servizio di video streaming che viene ospitato dal sito dell’istituto di vigilanza “La Lince”.

La società spezzina, che già gestisce la videosorveglianza nel paese, ha installato una telecamera proprio sopra l’area in cui si trova il nido e realizzato il collegamento per la trasmissione in diretta delle immagini.

Cliccando sul link https://vigilanzalalince.it/levanto/, si accede alla pagina web sulla quale vengono trasmesse le immagini, che seguiranno passo passo l’evento fino alla sua conclusione.

Si può già ora accedere alla diretta streaming inquadrando il QR code inserito sul sito web del Comune di Levanto e nel volantino realizzato dal Comune in tre lingue che verrà distribuito in loco.

levanto
QR code

Un modo per consentire a tutti tramite un qualsiasi dispositivo – pc, tablet, smartphone – di seguire l’uscita delle piccole tartarughe dal nido e il loro cammino verso il mare, ma anche – particolare tutt’altro che secondario per il buon esito delle operazioni – per scongiurare il rischio che la legittima curiosità delle tante persone levantesi e turisti che per oltre un mese e mezzo hanno vissuto la vicenda con grande partecipazione ed emozione, possa provocare assembramenti sulla passeggiata della Pietra o addirittura sulla spiaggia, compromettendo o comunque mettendo a rischio i primi, delicati e determinanti istanti di vita delle piccole tartarughe.

Per garantire che non vi siano disturbi al buon andamento della nidificazione e prepararsi al momento della schiusa, continua anche l’attività di monitoraggio da parte del “Gruppo ligure tartarughe marine” e dei numerosissimi volontari – oltre 100 – coinvolti h24.

“Nessuno di noi può avere la certezza della data della schiusa o del buon esito della nidificazione – commentano gli esperti del gruppo di lavoro che da metà luglio segue il nido – ma sicuramente è stato fatto tutto il possibile perché si arrivi alla schiusa. Siamo molto felici della collaborazione scientifica e organizzativa che ha unito enti pubblici, privati, associazioni e cittadini e che riteniamo essere un esempio virtuoso di gestione di un patrimonio naturale e di un evento così eccezionale”.

Questa di Levanto è la seconda nidificazione di tartaruga marina Caretta caretta in Liguria, dopo la prima nidificazione accertata lo scorso settembre a Finale L.

A seguire passo passo le operazioni per la gestione e la tutela del nido tanti enti ed istituzioni: Acquario di Genova, ARPAL, Associazione Life on the sea ONLUS, Carabinieri, Comune di Levanto, Guardia Costiera, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Università di Genova, Legambiente.

La specie Caretta caretta, tipica delle regioni temperate, nidifica nella stagione estiva. La femmina raggiunge la maturità sessuale tra i 15 e i 25 anni e si avvicina alla costa solo per deporre le uova, che vengono deposte nei mesi estivi e schiudono dopo circa 40-60 gg a seconda della temperatura; i piccoli al momento della nascita misurano circa 5 cm e pesano in media 10-20 gr.

In genere le schiuse avvengono di notte, ma può capitare che le piccole tartarughe facciano capolino da sotto la sabbia anche in pieno giorno, come avvenuto in Liguria

Le tartarughe marine in genere depongono le uova nella spiaggia dove sono nate, ma stanno ampliando e modificando i loro areali di nidificazione. A partire dal 2013 infatti sulle coste toscane è stata segnalata e monitorata la schiusa di diversi nidi, in una costa che in precedenza non era mai stata oggetto di questi eventi. I motivi sono principalmente legati al riscaldamento climatico e all’attività di protezione nei confronti di questi rettili che può aver determinato un aumento della popolazione.