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Lesioni stradali, Salis indagata? La vittima: disinteressata, non ha mai chiesto scusa

Genova, candidata sindaca per il centrosinistra Silvia Salis

Silvia Salis è transitata sulla sua auto col semaforo verde, ma non avrebbe dato la precedenza ai pedoni

Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano La Verità, la candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis risulterebbe indagata per lesioni stradali. La Procura di Genova avrebbe aperto un fascicolo a modello 21 su un incidente stradale, avvenuto nel maggio dell’anno scorso, a Genova Quinto.

Silvia Salis non avrebbe rispettato la segnaletica stradale e ha travolto con la sua auto una donna di 42 anni che, a un semaforo, attraversava regolarmente la strada sulle strisce pedonali. In tal senso, la Polizia locale le ha contestato la violazione dell’articolo 146 del Codice della Strada con conseguente decurtazione di 2 punti dalla patente per omessa precedenza a pedoni.

Il quotidiano La Verità, però, avrebbe erroneamente riportato che Silvia Salis sarebbe passata col semaforo rosso. Invece, dal verbale di accertamento della violazione del Codice della Strada risulta che sia passata col verde, ma per l’appunto non avrebbe dato la dovuta precedenza alla 42enne (anche lei passata col verde).

Infatti, come precisato nel verbale, in quel punto all’intersezione tra via Majorana e via Quinto il segnale semaforico dà contemporaneamente il consenso per l’attraversamento.

L’impatto è stato violento. Il pedone avrebbe sbattuto col corpo sul cofano e poi con la testa sul parabrezza, addirittura sfondandolo, per poi rimbalzare alcuni metri sull’asfalto: trauma cranico, frattura a un piede, ferite lacero-contuse a un gomito (30 giorni di prognosi).

La donna non conosceva Silvia Salis e ha presentato querela in tempi non sospetti mesi fa, ossia quando nessuno sapeva che sarebbe stata candidata alla carica di sindaco di Genova per il centrosinistra.

Oggi ha riferito al quotidiano La Verità di non avere ricevuto una visita in ospedale da Silvia Salis e, in tutto questo tempo, di non avere mai ricevuto le sue scuse, nemmeno con una telefonata o un biglietto, anche se l’assicurazione ha comunque riconosciuto e provveduto a risarcire i danni fisici.

Tuttavia, la 42enne ha correttamente riferito al cronista che Silvia Salis non era scappata via e mentre lei era a terra le avrebbe in sostanza detto: “Non l’ho fatto apposta, avevo fretta, dovevo andare”.

Silvia Salis oggi non ha replicato direttamente alla donna investita che l’ha querelata, ma i suoi sostenitori hanno riferito che si era fermata, le aveva prestato soccorso e lasciato un biglietto col suo numero di telefono.

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