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La Polizia sgomina banda di rumeni che borseggiava persone anziane

La Spezia, borseggiate durante lo shopping: denunciate due bulgare
Furto portafoglio (foto di repertorio)

Poi con i bancomat trafugati prelevavano e facevano spese. Acquistati anche 600 euro di gratta e vinci

Tra i cosiddetti reati predatori, il più detestabile è senza dubbio quello commesso nei confronti degli anziani.

Nell’arco di poche settimane la Squadra Investigativa del Commissariato Sestri Ponente, incrociando i dati delle telecamere del Comune, le immagini dei bancomat e le innumerevoli informazioni delle banche dati, è riuscita ad individuare e denunciare tre rumeni di trent’anni che, dapprima borseggiando, poi utilizzando le carte di debito ed effettuando indebiti prelievi di contante, hanno sottratto a due anziani, abitanti in parti opposte di Genova, uno a Sturla, l’altro a Sestri Ponente, somme di denaro che ammontano in totale a 6.800 euro.

Lo scorso 10 febbraio un anziano di Sestri Ponente è arrivato in Commissariato per denunciare lo smarrimento del proprio portafoglio. Due giorni dopo è tornato per denunciare dei grossi prelievi sul suo bancomat e su quello della moglie, che custodiva nel portafoglio “smarrito”.

Gli investigatori del Commissariato si sono subito attivati andando nei luoghi di prelievo dei soldi, acquisendo le immagini delle telecamere presenti e ricostruendo a ritroso i movimenti dei delinquenti, tre uomini ed una donna, che una mezz’ora prima dei prelievi avevano parcheggiato la loro auto nel park di P.za Oriani, per poi dividersi in due coppie e farsi un giro a piedi nelle strade della delegazione.

Due di loro hanno adocchiato la vittima, l’hanno borseggiata senza che questa se ne accorgesse e hanno passato il portafoglio agli altri due complici che hanno poi prelevato a più riprese presso una Banca di via Sestri.

I quattro, ripresa la macchina, si sono diretti in autostrada e, all’Autogrill di Serra Riccò, hanno acquistato 600 euro di “gratta e vinci” e una confezione di cavi da soccorso per camion, del valore di 45 euro utilizzando i bancomat trafugati.

I poliziotti hanno poi sviluppato gli accertamenti sull’auto il cui intestatario risultava essere un pregiudicato rumeno e successivamente hanno indirizzato la loro attenzione su analoghi reati predatori scoprendo che lo stesso giorno del borseggio e dei prelievi di Sestri Ponente, un altro anziano abitante nel Levante genovese, pensando di avere “smarrito” il proprio portafoglio ha presentato denuncia presso la Stazione Carabinieri di San Martino ma dopo due giorni è ritornato da loro perché si è accorto di indebiti prelievi dal proprio conto corrente, in tutto circa 3000 euro.

Dall’attività successiva svolta dai Carabinieri, ne deriva la divulgazione di immagini, le quali vengono trasmesse, quindi, anche agli Uffici di Polizia.

Le immagini divulgate, confrontate mediante apposita comparazione, risultano immortalare gli stessi soggetti responsabili dei furti a Sestri Ponente.

A questo punto gli uomini del Commissariato sono arrivati dapprima alla individuazione di due dei quattro malviventi e successivamente svelano l’identità del terzo uomo, grazie ad un altro colpo effettuato dal gruppo.

Una sessantenne viene derubata del portafoglio in un discount di Sestri Ponente e dopo 7 minuti esatti viene “alleggerita” di 1200 euro dal proprio conto corrente.

Anche in questo caso le immagini inchiodano il responsabile che viene ripreso con chiarezza: le sue fattezze corrispondono perfettamente a quelle del terzo uomo ripreso dai video dei furti precedenti.

Gli accertamenti successivi hanno permesso di verificarne l’identità, la nazionalità rumena, la residenza ed il fatto che è stato già denunciato per furto, insieme all’intestatario dell’auto utilizzata durante la commissione dei reati, circa sei anni fa.

L’approfondimento dei profili dei tre rumeni svela la commissione da parte dei medesimi di reati predatori su tutto il territorio nazionale.

Gli investigatori del Commissariato, all’interno della comunicazione di reato con la quale sono stati denunciati, hanno chiesto all’Autorità Giudiziaria, in virtù della frequenza delle azioni criminose poste in essere e dell’allarme sociale determinato dal loro imperversare nelle delegazioni della città alla ricerca di vittime anziane, una misura cautelare detentiva.