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La meglio gioventù del tennis italiano ha fatto tappa al Piatti Tennis Center

Piatti Tennis Center
Riccardo Piatti al lavoro sul campo nel raduno della FIT svolto al Piatti Tennis Center

Bordighera (IM) – Nel mondo del tennis azzurro il Piatti Tennis Center ha un ruolo sempre più centrale. Non solo per aver portato nel nostro paese una struttura all’avanguardia ed essere diventato una base importante per la formazione dei tecnici, ma anche perché ciclicamente tanti dei giovani più promettenti d’Italia si trovano a Bordighera per dei raduni a loro dedicati, parte della collaborazione fra Riccardo Piatti e la FIT. Il primo della stagione 2022 si è svolto la scorsa settimana, con un totale di circa 40 talenti – dalla categoria under 11 all’under 14 – che per sei giorni hanno lavorato sotto gli occhi di uno staff molto nutrito, a loro disposizione per curare gli aspetti più svariati. A Piatti e al suo team è stata affidata la supervisione tecnica, quindi il ruolo di indirizzare i ragazzi (una ventina di under 11 e 12 nei primi tre giorni, altrettanti under 13 e 14 nei successivi) nel lavoro di pulizia tecnica e di messa a punto dei colpi. Un settore nel quale il coach comasco è fra le eccellenze mondiali, grazie a un’enorme esperienza che dal 2021 è a disposizione anche dei tennisti azzurri del futuro e dei loro insegnanti, inserita in un percorso che a ogni raduno comprende anche video analisi, parte mentale, test atletici, osteopatia, prevenzione e cura dell’attrezzatura. Tutto al Piatti Tennis Center, con presenti in loco i vari consulenti federali impegnati in ciascun ambito.

“Con i ragazzi al primo anno da under 11 – ha detto Luigi Bertino, direttore del PTC – il raduno ha rappresentato l’avvio di un percorso, mentre con tutti gli altri (già convocati dalla FIT ai raduni del 2021, ndr) si è trattato di verificare i progressi e proseguire sulla strada intrapresa”. L’hanno fatto con l’ausilio del video analista Simone Bertino, che ha lavorato sia sulla comparazione col materiale raccolto nei precedenti raduni, sia sul breve termine, filmando i ragazzi il primo giorno e poi di nuovo l’ultimo, in modo da consegnare ai rispettivi insegnanti un riferimento per continuare a lavorare. E non è tutto, perché nel raduno diretto da Luca Sbrascini (coadiuvato dai tecnici federali Tomas Tenconi, Nicola Fantone e Cristian Vinco), la video analisi è stata utilizzata anche nell’ottica della prevenzione degli infortuni da parte di un medico dell’equipe del dottor Francesco Paperini. Oltre ad aver lavorato con i ragazzi su test atletici e osteopatia, ha voluto anche analizzare potenziali criticità dal punto di vista biomeccanico nella tecnica dei colpi, che potrebbero in futuro generare problemi. La stessa priorità che si è dato Giancarlo Sparla, consulente per l’attrezzatura, valutando racchette e corde di ciascun giocatore, ed eventualmente intervenendo sui telai. A gestire la parte fisica il prof. Roberto Prosperi; per quella mentale le psicologhe dello sport Elena Uberti e Sara Bordo. Complessivamente, fra atleti, maestri, tecnici e consulenti, il raduno ha mosso un centinaio di persone. Per una splendida occasione di formazione, confronto e crescita.