Home Cultura Cultura Genova

La bellezza misurata, una mostra su Ennio Poleggi

La bellezza misurata, una mostra su Ennio Poleggi
Maria Brignole (spaccato)

Grazie alle immagini di Guido Zibordi e del centro DocSai di Genova

Rimarrà allestita fino al 23 luglio nelle sale delle vetrine albiniane del mezzanino di Palazzo Rosso, la mostra dedicata al grande studioso della storia urbana di Genova Ennio Poleggi.

La rassegna, dal titolo La bellezza misurata. Genova ricorda Ennio Poleggi, è stata curata da Isabella Croce Zibordi e Andreana Serra, costituisce l’offerta espositiva dei Musei di Strada in occasione dei Rolli Days di primavera ed è inserita nel programma culturale del Comune di Genova in previsione di Ocean Race The Grand Finale.

La bellezza misurata, una mostra su Ennio Poleggi
La Torre Nolare di S. Donato lesionata dal bombardamento del 6 novembre 1942 che devastò la zona

«Ennio Poleggi è stato capace di comprendere e di restituire a tutti i livelli la vera essenza della nostra città e della sua storia, della quale è stato il maggior esperto e valorizzatore – commenta il consigliere delegato del Comune di Genova Barbara Grosso – Ancora oggi, i suoi contributi scientifici tracciano le linee guida per gli studiosi dello sviluppo del tessuto cittadino: Poleggi è stato il maestro di molti e Genova gli deve moltissimo».

La mostra ricompone una storia per immagini, restituendo i volti della città, attraverso le sue strade e i suoi palazzi. Percorrendo le tappe del percorso espositivo – Ritratto di Genova nel ‘400, La Misura della Bellezza: i Palazzi dei rolli dell’ospitalità, Genova. Una civiltà di Palazzi, Strada Nuova – Genova emerge bellissima, misteriosa e segreta.

Una città che ancora ha molto da raccontare e mostrare al mondo e ai genovesi.
Le rappresentazioni grafiche di Guido Zibordi dialogano con le immagini, i fogli progettuali, i disegni, le foto storiche del Centro DocSAI, fonti imprescindibili di confronto, ispirazione, documentazione per la ricostruzione urbana e quindi anche per la sua trasposizione figurativa che Zibordi propone: un percorso di ricerca attraverso ricostruzioni architettoniche disegnate e ponderate nei suoi anni di attività genovese.

Un lavoro che restituisce alla città uno specchio in cui riflettersi, ricordare, ricucire memorie e sogni, talenti e desideri, recuperando la volontà e il coraggio, l’intraprendenza e la creatività e anche almeno un poco di quella nobile Superbia, su cui la città costruì la magnificenza del suo Secolo d’oro.

La sede dell’esposizione è stata fortemente voluta perché profondamente legata ad alcune avventure di studio come la mostra L’invenzione dei rolli. Genova città di Palazzi, a cura di Ennio Poleggi e Clario Di Fabio, per la quale venne realizzata da Isabella Croce e Guido Zibordi la maquette di Strada Nuova così come la vide Rubens a metà del 1600, ora conservata presso i Musei di Strada Nuova e cui è dedicata una sala in mostra.

Mentre nel Centro DocSAI, Archivio Topografico del Comune, che ha sede nei locali delle Dipendenze di Palazzo Rosso, sono custodite in comodato le tavole originali del volume, Genova. Una Civiltà di Palazzi, edito nel 2002 con il contributo del Comune. I Musei di Strada Nuova, inoltre, affacciano proprio su quella strada, concentrato di eccezionali dimore, che Poleggi studiò a lungo e che Guido Zibordi ha illustrato durante un arco di oltre venticinque anni di attività genovese, costituendo un corpus illustrativo unico e tra i più ricchi anche tra quelli storici.