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I down mi fanno schifo, Casalino: solo recita teatrale. E annuncia querele | Video

“Oggi la stampa italiana pubblica vere e proprie bufale sul mio conto, con il solo obiettivo di colpirmi, infangarmi e mettere in dubbio la mia professionalità.  Questa volta è stato pubblicato un video che risale ad oltre 10 anni fa, quando frequentavo il ‘Centro Teatro Attivo’ di Milano, come si vede benissimo dalla lavagna alle mie spalle. In quel corso si sviluppava lo studio dei personaggi, li si interpretava, forzandone i caratteri in maniera anche paradossale e provocatoria”.

Lo ha dichiarato oggi Rocco Casalino, portavoce del premier Giuseppe Conte, la cui replica è stata pubblicata anche sul sito “ilblogdellestelle.it”. Il video è stato diffuso anche dal quotidiano online Dagospia che ha ripreso il filmato di Arcade Tv7.

“Le mie parole – ha aggiunto Casalino – sono inserite in quel contesto e non rappresentano assolutamente il mio pensiero, né oggi né allora. Non capirlo è un atto di assoluta malafede. Gli articoli pubblicati dal Giornale, dal Messaggero, dal Corriere della Sera sono vere e prorie bufale. Non hanno verificato nulla e hanno raccontato ai loro lettori assolute falsità lesive della mia persona.

Già qualche anno fa è uscito fuori un altro spezzone di video in cui dicevo cose volutamente paradossali e già in quell’occasione avevo chiarito e spiegato. Nessun giornale si è preso la briga di riportare le mie spiegazioni di allora e di verificare il contesto di quel video.

Continuerò a lavorare con serenità e procederò a querelare chi ha diffuso menzogne sul mio conto. Spero che chi continua a insultarmi chieda scusa”.

Aggiornamento.

Ecco il testo del post pubblicato nel tardo pomeriggio di oggi su Fb da Enrico Fedocci, ex giornalista del Corriere della Sera e attuale inviato di Mediaset che aveva già pubblicato le riprese del video.

“Ho appreso oggi nel primo pomeriggio che una porzione di un video da me pubblicato a maggio, relativo all’incontro tra Rocco Casalino e i miei studenti del corso di giornalismo, è stata in maniera molto scorretta pubblicata su Youtube da ARCADETV7.

Il tutto è stato fatto decontestualizzando, modificando le immagini, allargandole, facendo capire poco a chi vedeva. Cercando, probabilmente, uno scoop a tutti i costi. Il video integrale durava oltre 1 ora e mezza. Quello ripreso da ARCADE una manciata di secondi.

A proposito di questa vicenda che riguarda Casalino e la sua presenza durante il Corso di Giornalismo che ho tenuto dal 1997 al 2006 desidero precisare quanto segue.

In quegli anni portavo i personaggi in aula, affinché i miei studenti li intervistassero. Ho portato tra i vari Mario Moretti, ex capo delle Brigate Rosse, Bruno Berardi, figlio del maresciallo Rosario Berardi, ucciso dalle Bierre a Torino, Platinette, l’allora direttore di Canale 5 Giorgio Gori, l’inviato di guerra Ettore Mo, lo speaker radiofonico Zap Mangusta, l’ex Solista del Mitra Luciano Lutring, Andrea Pellizzari e Fabio Volo, ma anche dirigenti di polizia per simulare conferenze stampa su omicidi, operazioni antidroga, affinché gli studenti imparassero a gestire vari argomenti, in modo tale che nel successivi stage nei giornali sapessero trattare più temi.

Ognuno di loro, nel preparare il pezzo, doveva fare finta di essere il giornalista che assisteva all’incontro tra l’ospite e gli studenti stessi. Volevo che imparassero a scrivere in maniera distaccata, non di pancia, insomma.

In occasione di uno di queste simulazioni di interviste invitai Rocco Casalino. Ma fu un invito all’ultimo, poiché l’ospite concordato per quel giorno, saltò. Incontrai per caso Rocco Casalino il giorno prima e gli chiesi di intervenire in aula. Mi disse subito di sì.

Faccio presente che Rocco Casalino, ai tempi reduce dalla Casa del Grande Fratello, era un personaggio televisivo, piuttosto discusso per le sue ospitate a Buona Domenica ai limiti col trash.

Alle 14 arrivò in via Pace a Milano, presso l’Istituto Bauer di proprietà della Provincia di Milano. Andai all’ingresso per accompagnarlo in aula e prima di entrare mi raccomandai: ‘Rocco, è una simulazione di intervista, quindi nulla verrà pubblicato, ma fammi la gentilezza di sollecitarmi i ragazzi, affinché abbiano una notizia. Provocali’.

La sua risposta fu: ‘Devo recitare un personaggio?’.

‘Bravo’ replicai io.

Il resto è registrato nel video.

Dopo l’incontro, una volta corretti i pezzi coralmente davanti a tutti gli studenti, mi resi conto che Casalino aveva suscitato in loro grande antipatia. Una antipatia, che molti di loro fecero emergere in maniera molto evidente negli articoli scritti come esercitazione. Rendendo di per se stesso il pezzo non pubblicabile, perché scritto di pancia.

Ricordo che agli studenti, spiegai che compito del giornalista era anche quello di distinguere tra provocazione – come quella messa in atto da Casalino – e la realtà. Che compito di un vero giornalista era quello di riferire anche i contrasti emersi tra gli studenti e il personaggio, ma che la cronaca si fa stando un passo indietro rispetto alle emozioni.

Faccio presente che quando pubblicai il video, il 26 maggio (assieme a quello di Moretti, Ettore Mo e Lutring) mandai per una forma di cortesia il link a Casalino, come feci con gli altri. Lui mi rispose con uno smile che faceva l’occhiolino”.