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Hamas: liberiamo ostaggi, ok a piano di Trump. Flotilla: genovesi arrestati stanno bene

Israeliane prese in ostaggio da Hamas (foto ottobre 2023 rilasciata dai famigliari). A lato Trump e Netanyahu

Miracolo del presidente Usa Donald Trump, uomo di pace. I responsabili del gruppo terroristico palestinese di Hamas stasera hanno annunciato ufficialmente di “essere pronti a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani, secondo quanto previsto dal piano dettagliato in venti punti proposto dal presidente Trump”.

Dal massacro del 7 ottobre 2023 (oltre 1200 morti e 250 ostaggi) restano nelle mani dei terroristi di Hamas ancora 48 persone, di cui 22 in vita.

Inoltre, hanno riferito di essere disponibili ad avviare “immediatamente negoziati” sui dettagli della proposta degli Stati Uniti, già concordata col premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Il presidente Trump ha quindi dichiarato che “ora Israele deve immediatamente smettere di bombardare Gaza. Si tratta non soltanto di Gaza, ma di una pace duratura a lungo cercata in Medio Oriente”.

I responsabili del gruppo terroristico hanno poi espresso il loro consenso a trasferire il controllo della Striscia di Gaza a un ente palestinese, ma “sulla base di un sostegno arabo e islamico” precisando che rimangono “questioni aggiuntive – menzionate nella proposta di Trump – che richiedono ulteriori discussioni”.

Intanto, oggi pomeriggio sono arrivate le informazioni attese da molti manifestanti che a Genova sono scesi in piazza per Gaza e hanno occupato i binari della stazione ferroviaria di Principe.

Secondo quanto riferito dal responsabile nazionale dell’Usb Francesco Staccioli, in contatto con il Ministero degli Esteri, i due attivisti genovesi della Flotilla arrestati ieri, José Nivoi e Pietro Queirolo Palmas, “stanno bene”.

Il portuale del Calp-Usb José Nivoi ha già ricevuto la visita del console italiano e ha anche potuto mandare un messaggio personale ringraziando per quello che abbiamo fatto.

Lo studente Pietro Queirolo Palmas ancora non ha potuto mandare un messaggio, ma anche lui “sta bene”.

Non si sa ancora se abbiano intenzione di sottoscrivere il documento israeliano per l’espulsione immediata, ma in ogni caso il Ministero degli esteri prevede il rientro entro 72 ore, dal quale però bisogna aggiungere le 24 ore per il giorno di festa dello Shabbat che è domani. I due genovesi arrestati dovrebbero quindi rientrare in Italia la prossima settimana.

Flotilla pro Gaza, Pietro Queirolo Palmas e José Nivoi