“Tutti amano i Vigili del fuoco e tutti li chiamano eroi quando salvano vite operando spesso sui luoghi delle grandi tragedie come il Ponte Morandi. Ma quanti sanno che per le loro attività di soccorso, i vigili del fuoco sono esposti a PFAS (composti poli e perfluoroalchilici), sostanze chimiche di sintesi trovate nelle schiume antincendio e nei dispositivi di protezione individuali?
Secondo un monitoraggio indipendente realizzato da USB in collaborazione con Greenpeace, ne è stata accertata la presenza nel sangue di 16 Vigili del fuoco dei Comandi di Catania, Padova, Verona, Alessandria, Genova e Pisa.
I dati e le segnalazioni che riceviamo in merito a malattie gravissime purtroppo spesso incurabili e conseguenti decessi, ci dicono che la questione non può più essere ignorata. Abbiamo quindi chiesto che si intervenga per vietare l’uso e la produzione di queste sostanze su tutto il territorio nazionale mettendo così in sicurezza il corpo dei VVF”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano, che è anche un vigile del fuoco, a seguito dell’approvazione in aula di un ordine del giorno, a sua prima firma, che impegna la Regione Liguria ad attivarsi per avviare uno specifico biomonitoraggio sui livelli di Pfas nell’organismo dei Vigili del Fuoco professionisti e volontari anche in quiescenza.
“Con l’atto depositato, votato all’unanimità – ha aggiunto Giordano – abbiamo impegnato il presidente e la giunta regionale ad adoperarsi presso gli organi competenti affinché venga previsto un biomonitoraggio sanitario, su base volontaria, sui livelli di Pfas nell’organismo dei Vigili del fuoco attivi e in pensione; ad attivarsi presso il Ministero affinché i biomonitoraggi vengano inclusi all’interno del perimetro delle visite periodiche previste dalla medicina del lavoro; e ad avviare tutte le azioni di propria competenza che consentano il riconoscimento dei parametri INAIL al fine di garantire ai Vigili del fuoco lo status di categoria di lavoratori sottoposti ad impieghi altamente e particolarmente usurante e invalidante.
Ringrazio i colleghi consiglieri e l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò. Abbiamo dimostrato che quando si lavora per il bene comune, le differenze si possono superare. I pompieri sono indiscutibilmente un patrimonio nazionale. Tutelare chi salva vite e mette in sicurezza i cittadini è un dovere di tutti noi”.