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Domani in via Pisa il 40° dell’omicidio BR del Commissario Capo Esposito

Il Commissario Capo Antonio Esposito

Anni di piombo e terrorismo rosso a Genova. Domani alle 10, in occasione della ricorrenza del 40° anniversario dell’omicidio BR del Commissario Capo della Polizia Antonio Esposito, verrà depositata una corona presso la lapide posta a ricordo al numero 56 di via Pisa.

Il Commissario Capo, all’epoca dell’agguato mortale, dirigeva il Commissariato di P.S. a  Nervi dopo aver prestato servizio per lungo tempo presso la squadra politica della Questura di Torino e successivamente presso i nuclei antiterrorismo di Torino e Genova.

L’investigatore si era distinto in diverse indagini che avevano consentito di arrestare alcuni membri delle Brigate Rosse, contribuendo ad istruire a Torino il primo processo in Italia contro i terroristi.

Poco dopo le 8,30 del 21 giugno 1978, mentre si trovava a bordo del bus Amt della linea “15” per recarsi al lavoro, fu ferito a morte da due brigatisti che aprirono il fuoco da distanza ravvicinata. Un terzo appartenente alla colonna genovese delle BR partecipò all’attentato e un quarto li attese su una Fiat 128, usata poi per la fuga. Il Commissario Capo girava disarmato e non poté difendersi.

Uno dei terroristi del commando, Riccardo Dura, partecipò in seguito all’omicidio del sindacalista genovese della Cgil Guido Rossa.

L’omicidio provocò profondo cordoglio tra la cittadinanza genovese e indignazione anche a livello nazionale.

Tre su quattro brigatisti furono arrestati: Francesco Lo Bianco nel 1982, Luca Nicolotti nel 1980 e Adriano Duglio nel 1981. Riccardo Dura morì il 28 marzo 1980 nel corso del blitz dei carabinieri nel covo BR di via Fracchia.

Alla celebrazione di domani parteciperanno le autorità cittadine.

 

L’autobus su cui venne uccisio il Commissario Capo Antonio Esposito (Wikipedia)