Il Consiglio dei Ministri rinnova fino al 2026 il sostegno all’Ucraina, estende le misure di protezione per i cittadini ucraini in Italia e introduce nuove garanzie per i reporter impegnati nei teatri di guerra
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge noto come “Decreto Ucraina”, un provvedimento urgente che proroga fino al 31 dicembre 2026 l’autorizzazione a fornire assistenza all’Ucraina, confermando la linea di continuità dell’Italia nel sostegno al Paese colpito dall’invasione russa avviata nel febbraio 2022. La riunione si è svolta lunedì 29 dicembre 2025 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la partecipazione del sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano.
Il decreto nasce dall’esigenza di garantire continuità giuridica alle misure di supporto già attive, evitando vuoti normativi alla scadenza dell’autorizzazione precedente, fissata al 31 dicembre 2025. Il testo è stato presentato su proposta congiunta della presidente del Consiglio, del ministro degli Affari esteri Antonio Tajani e del ministro della Difesa Guido Crosetto.
Proroga dell’autorizzazione agli aiuti e sostegno all’Ucraina
Il provvedimento proroga fino al 31 dicembre 2026, previo atto di indirizzo delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a favore delle autorità governative ucraine. La norma mantiene un’impostazione già adottata negli anni precedenti, consentendo al Governo di intervenire in modo tempestivo senza dover ricorrere a un nuovo voto parlamentare per ogni singolo invio.
Il testo chiarisce che la priorità viene attribuita agli strumenti di carattere logistico, sanitario, civile e di protezione, in particolare per la difesa da attacchi aerei, missilistici, tramite droni o di tipo cibernetico. Una formulazione che riflette anche il confronto politico interno alla maggioranza, dove è emersa l’esigenza di valorizzare il carattere difensivo e umanitario del sostegno italiano.
Tutela dei cittadini ucraini presenti in Italia
Accanto al sostegno militare e logistico, il decreto interviene anche sul piano umanitario e amministrativo. È previsto il rinnovo, su richiesta dell’interessato, dei permessi di soggiorno per protezione speciale in favore dei cittadini ucraini già presenti in Italia prima del 24 febbraio 2022. La durata dell’estensione arriva fino al 4 marzo 2027, in coerenza con la proroga della protezione temporanea stabilita a livello europeo.
La misura si inserisce nel quadro delle politiche di accoglienza e integrazione attivate dall’Italia sin dalle prime fasi del conflitto, in coordinamento con le decisioni dell’Unione europea, e riguarda migliaia di persone che hanno trovato nel nostro Paese una sistemazione stabile dopo la fuga dalle zone di guerra.
Sicurezza e tutele per i giornalisti impegnati nei conflitti
Tra le novità del decreto figura anche un intervento specifico a favore dei giornalisti, in particolare dei freelance impegnati in contesti di guerra o ad alto rischio. Il provvedimento introduce obblighi assicurativi e percorsi di formazione sulla sicurezza a carico degli editori, affiancati da un contributo statale sperimentale per il 2026 pari a 600 mila euro complessivi, con un tetto massimo per ciascun editore.
L’obiettivo è rafforzare la tutela di chi opera sul campo in contesti estremamente pericolosi, garantendo strumenti adeguati per ridurre i rischi personali e professionali legati alla copertura dei conflitti internazionali.
Altri provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri
Nel corso della stessa seduta, il Consiglio dei Ministri ha approvato anche un decreto legislativo di recepimento della direttiva europea sulle energie rinnovabili, aggiornando il quadro normativo nazionale in materia di transizione energetica. Il testo recepisce le indicazioni dell’Unione europea e tiene conto dei pareri delle Commissioni parlamentari e dell’intesa raggiunta in Conferenza unificata.
Sono stati inoltre deliberati nuovi stanziamenti per fronteggiare emergenze legate a eventi meteorologici eccezionali che hanno colpito diverse aree del Paese, tra cui territori della Toscana e della Valle d’Aosta, e dichiarato lo stato di ricostruzione di rilievo nazionale per alcune aree delle Marche colpite da eventi calamitosi a partire dal 2022.
Informative e nomine all’ordine del giorno
Durante la riunione, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha svolto due informative, una relativa alla procedura di nomina del presidente dell’ISPRA e l’altra riguardante le centrali termoelettriche di Brindisi e Civitavecchia. Il Consiglio dei Ministri ha inoltre deliberato alcune nomine, tra cui quelle ai vertici del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il contesto politico e il percorso parlamentare
Il decreto dovrà ora essere convertito in legge entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione, come previsto dalla Costituzione. Nel corso dell’iter parlamentare potranno essere presentati emendamenti e modifiche, in particolare sui profili più sensibili legati alla natura degli aiuti e alla loro durata.
Il tema del sostegno all’Ucraina continua a rappresentare uno dei nodi centrali del dibattito politico italiano. All’interno della maggioranza non sono mancate posizioni differenziate, in particolare sulla necessità di rafforzare la dimensione umanitaria e civile degli interventi. La linea del Governo resta comunque quella di garantire continuità agli impegni assunti in sede europea e internazionale, mantenendo il sostegno a Kyiv nel quadro della difesa dell’ordine internazionale e del diritto internazionale.
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