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Controllo Green pass nelle Pubbliche amministrazioni, ecco il Dpcm

Restrizioni dal 1 febbraio: greenpass e sanzioni per over 50 non vaccinati
Green pass (foto di repertorio)

I documenti da scaricare. Le nuove disposizioni entreranno in vigore dal 15 ottobre

Ecco le linee guida sul green pass in materia di condotta delle Pubbliche Amministrazioni per l’applicazione della disciplina in materia di obbligo di possesso e di esibizione del certificato verde Covid-19 da parte del personale.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, su proposta del Ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del Ministro della salute, Roberto Speranza, ha adottato con apposito Dpcm, firmato intorno a mezzogiorno di ieri, 12 ottobre 2021, le linee guida relative all’obbligo di possesso e di esibizione della certificazione verde Covid-19 da parte del personale delle pubbliche amministrazioni, a partire dal prossimo 15 ottobre.

Da precisare, per prima cosa, che “Oltre ai lavoratori dipendenti della singola amministrazione, sono soggetti all’obbligo” del certificato verde “i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia, di ristorazione, di manutenzione, di rifornimento dei distributori automatici, i consulenti e collaboratori e i prestatori o frequentatori di corsi di formazione, come pure i corrieri che recapitano all’interno degli uffici posta d’ufficio o privata”, mentre sono esclusi soltanto gli utenti.

Il datore di lavoro della pubblica amministrazione o il titolare di aziende che lavorano con esse, sarà libero di organizzare il controllo del green pass che potrà avvenire “all’accesso, evitando ritardi e code durante le procedure di ingresso, o successivamente, a tappeto o su un campione quotidianamente non inferiore al 20% del personale in servizio, assicurando la rotazione e quindi il controllo di tutto il personale”.

Le verifiche al green pass nelle Pubbliche amministrazioni fatte con apposita app

Per le verifiche, da come spiegano fonti di governo, si potrà usare anche la app “Verifica C-19”.

Per evitare assembramenti ci sarà una maggiore flessibilità negli orari di ingresso e di uscita. “Ogni amministrazione – spiegano fonti di governo – anche al fine di non concentrare un numero eccessivo di personale sulle mansioni di verifica della certificazione verde, dovrà provvedere ad ampliare le fasce di ingresso e di uscita dalle sedi di lavoro del personale alle proprie dipendenze”.

“Consentito, quindi, il raggiungimento delle sedi di lavoro stesse e l’inizio dell’attività lavorativa in un più ampio arco temporale”.

“Con le linee guida sul green pass e con il mio decreto sul rientro in presenza – spiega il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta – si completa la cornice per garantire dal 15 ottobre il ritorno della Pubblica amministrazione alla sua piena operatività, a partire dagli sportelli e dal back office”.

Senza Green pass al lavoro c’è assenza ingiustificata

La mancata presentazione del green pass viene considerata come una giornata di assenza ingiustificata e  “al lavoratore non sono dovuti né la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati, incluse tutte le componenti della retribuzione, anche di natura previdenziale, previste per la giornata lavorativa non prestata”…. “I giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione di ferie e comportano la corrispondente perdita di anzianità di servizio”. Lo si legge nelle linee guida sull’obbligo per la pubblica amministrazione.

Il Dpcm sulle norme per il green pass valido dal 15 ottobre nelle Pubbliche amministrazioni da scaricare QUI

Il decreto spiegato dal ministero con alcune slide da scaricare QUI

Link alla Faq del nuovo Dpcm: https://www.governo.it/it/articolo/green-pass-faq-sui-dpcm-firmati-dal-presidente-draghi/18223