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Condannato per omicidio, savonese assolto definitivamente dalla Cassazione

Presunte violenze sulla figlia adottiva: Cassazione annulla condanna
La Suprema Corte di Cassazione (foto d'archivio)

Un uomo di 55 anni, Pasquale Palumbo, è stato assolto dalla Corte di Cassazione dopo 6 anni trascorsi in carcere per omicidio ed è stato liberato.

L’uomo, nato a Torre Annunziata ma da tempo residente a Savona, dove gestiva un bar con moglie e figlie, era già stato assolto dalla Cassazione una prima volta: i giudici avevano annullato la condanna all’ergastolo ordinando la ripetizione del processo. Poi era arrivata una nuova pena, a 24 anni, che il 24 aprile scorso è stata ancora cancellata dalla Cassazione, ma questa volta in modo definitivo.

Nel 2003, un 51enne, Gioacchino Lombardo, venne trovato morto carbonizzato in un’auto a Bereguardo.

Per l’omicidio, con movente passionale, furono condannati il figlio della vittima, reo confesso, e i tre fratelli Palumbo, suoi amici, accusati di averlo aiutato.

Il figlio del morto fu condannato a 16 anni con rito abbreviato, i fratelli di Palumbo furono condannati a 30 anni, dopo giudizio abbreviato.

Pasquale Palumbo, pur ammettendo di conoscere l’omicida, si era sempre detto innocente.