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Combattenti Donbass, condannato a 5 anni ultrà toscano. Inchiesta Dda Genova

Ultrà di sinistra e di destra a sostegno del Donbass (foto di repertorio)

E’ stato condannato a cinque anni di reclusione Andrea Plameri, il capo ultrà dei Bulldog, un gruppo toscano di tifosi e ritenuto elemento di estrema destra, imputato nell’inchiesta sui reclutatori e combattenti filorussi per la guerra nel Donbass.

Il sostituto procuratore della Dda di Genova aveva chiesto la condanna a 13 anni.

Su Palmeri, che si trova all’estero, pende un mandato di arresto europeo emesso dalla procura distrettuale.

Secondo l’accusa, l’ultras aveva reclutato e istruito più persone per farle combattere a fianco delle milizie filo-russe nel territorio del Donbass, in Ucraina orientale e farle “partecipare ad azioni, preordinate e violente, dirette a mutare l’ordine costituzionale o a violare l’integrita’ territoriale del Governo ucraino” oltre ad avere combattuto personalmente.

Nel luglio 2019 erano stati condannati tre dei sei combattenti nel Donbass.

In particolare, era stato condannato a 1 anno e 4 mesi Vladimir Vrbitchii, operaio di origini moldave, e a 2 anni e 8 mesi Olsi Krutani, albanese sedicente ex ufficiale delle aviotruppe russe. L’italiano Antonio Cataldo aveva patteggiato una pena a due anni e otto mesi.

I tre erano stati arrestati nel 2018. L’inchiesta era nata nel 2013 nell’ambito delle indagini sull’area skinhead ligure.