“Quanto sta emergendo sul presunto dossieraggio ai danni di Silvia Salis durante la campagna elettorale è, se confermato, un fatto politicamente gravissimo. Pur nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, cui spetta accertare eventuali rilievi penali, ciò che emerge è una dinamica che va condannata con forza sul piano politico e istituzionale”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Armando Sanna (Pd), commentando le notizie apparse sui media in merito all’inchiesta della Procura della Repubblica di Genova in cui risultano indagati il comandante della Polizia locale Luca Giurato e l’ex assessore comunale alla Sicurezza e Protezione civile e attuale consigliere Sergio Gambino (FdI).
“L’uso di informazioni personali e meccanismi opachi – ha aggiunto Sanna – per screditare un avversario rappresenta uno scivolamento inquietante verso una politica che nulla ha a che fare con il confronto democratico. Chi ha promosso, tollerato o anche solo coperto metodi simili dovrà risponderne davanti ai cittadini, al di là delle eventuali responsabilità giudiziarie.
Genova merita una politica alta, trasparente, rispettosa delle persone. I cittadini genovesi hanno già dato una risposta forte con il voto, premiando una figura come Silvia Salis, alla quale va tutta la mia solidarietà per i colpi bassi e gli attacchi subiti in campagna elettorale di cui ora pare si comprenda l’origine.
Da garantista, non entro nel merito dell’inchiesta, ma è necessario che venga fatta luce su ogni aspetto di questa vicenda. I cittadini hanno diritto alla verità, e la politica ha il dovere di fare chiarezza. Serve trasparenza ora, senza ambiguità o silenzi complici”.
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