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Carlo Felice, il concerto eroi e imperatori

Carlo Felice, il concerto eroi e imperatori
Il maestro Daniel Oren

Continua la fortunata stagione sinfonica del Teatro Opera Carlo Felice di Genova: giovedi 2 marzo alle ore 20, sarà il maestro Daniel Oren a dirigere l’orchestra del Teatro nel concerto “Eroi e imperatori”. Al pianoforte Gabriele Carcano. Il concerto sarà preceduto, alle ore 19, da un incontro presso la sala Paganini del Teatro, incontro aperto al pubblico del concerto e al pubblico abbonato alla stagione sinfonica. Questo il programma.

LUDWIG VAN BEETHOVEN

Egmont Ouverture in fa minore op. 84

LUDWIG VAN BEETHOVEN
Concerto per pianoforte n. 5 in mi bemolle maggiore Imperatore op. 73

PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ
Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64

“Tra l’ottobre 1809 e il giugno 1810 Beethoven compose le musiche di scena per una rappresentazione viennese di Egmont, tragedia dai toni sturm und drang di Goethe incentrata sui temi dell’amore, dell’eroismo e della libertà nel quadro storico delle guerre di secessione dei Paesi Bassi.

Si tratta di dieci brani, di cui la sola Ouverture ha sempre goduto di vasta popolarità.

Il Concerto n.5 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra Beethoven lo compose nel 1809. È pagina ampia e grandiosa che l’autore avrebbe voluto fosse intitolata Gran Concerto ma che l’editore battezzò “Imperatore”: appellativo indiscutibile, se non per l’allusione a Napoleone, perché imperiale ne è lo stile magniloquente, fiero, “definitivo”.

Dopo la Quarta sinfonia, Čajkovskij orienta la sua produzione musicale verso generi diversi, accrescendo la sua fama in tutt’Europa. A Lipsia aveva incontrato Grieg e udito la sua Sonata in do minore per violino e piano, opera che a suo dire gli propiziò il ritorno alla Sinfonia, dopo oltre dieci anni di silenzio.

Nasceva così la Quinta, elaborata assiduamente nel 1888. Questa Sinfonia significava per Čajkovskij la trasposizione programmatica del proprio io, col ritorno simbolico della lotta col fato. Si coglie qui la perfetta radiografia dello stile e dello spirito ciaikovskiano, ove i conflitti interiori acquistano più capacità di comunicazione.” ELI/P.