Con le nuove accise previste dalla legge di Bilancio cambia il prezzo dei carburanti: benzina in lieve calo, diesel in aumento di circa 5 centesimi al litro
Il 2025 si avvia alla conclusione con una lieve flessione dei prezzi dei carburanti alla pompa, ma l’inizio del nuovo anno segna un’inversione di tendenza, soprattutto per il gasolio. A partire da domani entreranno infatti in vigore le nuove accise previste dalla legge di Bilancio, che ridisegnano il quadro fiscale su benzina e diesel, con effetti immediati sui listini praticati dai distributori in tutta Italia.
Il provvedimento, previsto dal comma 129 della manovra finanziaria, stabilisce una riduzione dell’aliquota sulla benzina pari a 4,05 centesimi al litro e un aumento di pari entità su quella del gasolio. Tenendo conto anche dell’Iva, l’impatto complessivo sul prezzo finale sarà di circa cinque centesimi al litro.
Benzina in lieve calo, gasolio in aumento
Secondo le elaborazioni di Staffetta Quotidiana, basate sui prezzi medi nazionali, la benzina si attesterebbe intorno a 1,73 euro al litro, mentre il gasolio salirebbe a circa 1,784 euro al litro. Un differenziale che incide in modo diretto soprattutto su automobilisti, lavoratori pendolari e trasportatori, già alle prese con un contesto di costi energetici elevati.
Nelle ultime rilevazioni, Eni ha già applicato una riduzione di un centesimo al litro sia sulla benzina sia sul gasolio. I dati raccolti dall’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su circa 20mila impianti monitorati, mostrano un quadro articolato: la benzina in modalità self service si attesta mediamente a 1,683 euro al litro, mentre il diesel self è a 1,635 euro al litro. Nei distributori serviti, i prezzi salgono rispettivamente a 1,827 euro per la benzina e 1,778 euro per il gasolio.
Le differenze tra compagnie e pompe bianche
Le variazioni risultano evidenti anche nel confronto tra compagnie tradizionali e pompe bianche. Per la benzina self service, le compagnie registrano una media di 1,686 euro al litro, mentre le pompe indipendenti scendono a 1,676 euro. Il diesel self segue lo stesso andamento, con 1,638 euro per le compagnie e 1,629 euro per le pompe bianche.
Anche per i carburanti alternativi si osserva una sostanziale stabilità. Il Gpl servito si attesta a 0,688 euro al litro, il metano a 1,394 euro al chilogrammo, mentre il Gnl resta intorno a 1,212 euro al chilogrammo, senza variazioni significative rispetto ai giorni precedenti.
Prezzi più alti in autostrada
Sulle autostrade i costi restano sensibilmente superiori rispetto alla rete urbana. La benzina self service raggiunge in media 1,779 euro al litro, mentre il servito arriva a 2,046 euro. Il gasolio self si attesta a 1,735 euro al litro, con il servito che supera i 2 euro, arrivando a 2,005 euro.
Per quanto riguarda i carburanti alternativi, il Gpl in autostrada costa in media 0,830 euro al litro, il metano 1,485 euro al chilogrammo e il Gnl 1,262 euro al chilogrammo. Dati che confermano come i viaggi sulle tratte a lunga percorrenza continuino a incidere in modo significativo sui costi complessivi di mobilità.
Accise, trasporti e impatto sui consumatori
L’aumento del gasolio legato alla revisione delle accise avrà effetti non solo sugli automobilisti privati, ma anche sull’intera filiera del trasporto su gomma. Il gasolio resta infatti il carburante più utilizzato per il trasporto merci e passeggeri, con possibili ripercussioni indirette anche sui prezzi al consumo.
Il tema dei carburanti continua così a occupare un ruolo centrale nel dibattito economico nazionale, tra esigenze di bilancio pubblico, politiche ambientali e tutela del potere d’acquisto delle famiglie. In questo contesto, l’evoluzione dei prezzi alla pompa resta uno degli indicatori più osservati da cittadini e imprese.
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