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Cambi orari di lavoro, Diccap-Sulpl: agenti tutti ‘incazzati’. Lettera aperta a Bucci

Claudio Musicò (Diccap-Sulpl)

Dura presa di posizione della segreteria genovese del sindacato Diccap-Sulpl, che rappresenta la maggioranza degli agenti della Polizia locale di Genova.

Oggi è stata inviata una “lettera aperta” al sindaco Marco Bucci, all’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino e all’assessore al personale Giorgio Viale.

Ecco il testo integrale.

“Dopo un lungo periodo di sacrifici finalmente uno spiraglio di luce. Prima il ‘Ponte’, poi il Covid-19, ora la movida e lo spaccio di droga.

Ma il ‘Ponte’ è quasi finito, il Covid-19 dà segnali di cedimento e la movida è quella di ogni anno.

Bene! A questo punto, i Colleghi non si aspettavano nulla di particolare per il lavoro svolto, ma almeno una pacca sulla spalla sarebbe stata gradita.

Ed ecco invece l’imprevedibile: lunedì 1° giugno, il Comandante ha convocato i Sindacati per annunciare che cambierà l’orario di lavoro per impossibilità a gestire il servizio.

Era proprio indispensabile aumentare il disagio e far ‘incazzare’ tutto il Corpo?

Non ci vogliamo dilungare sulle motivazioni, sia giuridiche che di opportunità, che ci portano a respingere con forza questa proposta in questo momento, preferiamo suggerirVi di riflettere sulle presunte motivazioni.

Negli anni passati, con altri Comandanti, il servizio è sempre stato garantito in maniera efficiente con meno personale, meno straordinario e più impegni (vedi ad esempio il servizio Stadio).

Erano forse dei maghi? O semplicemente sapevano gestire il personale e organizzare il servizio?

Oggi, invece, continue prese di posizione da parte del Comando con l’imposizione di ordini che vengono ritirati il giorno dopo e scelte organizzative sicuramente discutibili.

Vi chiediamo di porvi l’attenzione e di intervenire a tutela dei Lavoratori, del loro benessere lavorativo e di quello delle loro famiglie.

Caro Sindaco, se ha dei dubbi, si confronti con il suo Collega Nardella, Lui la soluzione l’ha trovata.

Noi non ci piegheremo!!! Noi siamo pronti a collaborare ma non a subire passivamente! Le soluzioni di buon senso ci sono, basta saperle trovare e, forse, andrebbero pretese da chi è pagato per farlo.

Se saremo costretti, non ci spaventeranno le denunce o le minacce, siamo pronti a scendere in piazza!!

Confidiamo che anche le altre organizzazioni sindacali si opporranno risolutamente a questa lettura distorta del nostro Ccnl che è stato scritto per garantire il giusto equilibrio tra efficienza della pubblica amministrazione e tutela dei diritti dei lavoratori”.