Home Politica Politica Genova

Botti Capodanno vietati, Tar: ordinanza Salis illegittima. Lei: ne faremo un’altra

Genova, la sindaca Silvia Salis al Confeugo 2025

Il Tar della Liguria l’altro giorno ha accolto il ricorso di alcune aziende del settore pirotecnico e ha deciso di sospendere l’ordinanza della sindaca di Genova Silvia Salis che vietava l’uso di artifici pirotecnici durante le festività natalizie e di Capodanno.

Il decreto del Tar ha quindi bloccato temporaneamente il provvedimento di Tursi, permettendo così la vendita e l’utilizzo dei fuochi d’artificio nel periodo clou delle celebrazioni di fine anno.

L’ordinanza sindacale impugnata, la numero 466 del 18 dicembre 2025, imponeva un divieto assoluto sull’utilizzo di petardi e simili dal 22 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026, con un’ulteriore restrizione sulla detenzione nella notte di San Silvestro.

Il Comune di Genova, in sostanza, aveva motivato i divieti con ragioni di sicurezza pubblica, prevenzione di incidenti, tutela della salute e degli animali da compagnia.

Nel ricorso, le aziende hanno sottolineato il rischio di un danno irreparabile.

“L’ordinanza entra in vigore dal 22 dicembre e dura fino al 6 gennaio, periodo in cui si concentra la quasi totalità delle vendite di prodotti pirotecnici” si legge nel ricorso accolto dai giudici del Tar.

I legali hanno argomentato che il divieto avrebbe sostanzialmente azzerato il business stagionale delle aziende, rendendo inutile qualsiasi successiva decisione giudiziaria.

In tal senso, hanno citato precedenti favorevoli, come un decreto del Tar Lazio del 2016 e sentenze più recenti del Tar Marche del luglio 2025 e del Consiglio di Stato del novembre 2025), che hanno messo in discussione la legittimità di divieti locali generalizzati su fuochi d’artificio.

Nel decreto, i giudici amministrativi hanno evidenziato come, in effetti, la giurisprudenza consolidata abbia affrontato casi analoghi, concludendo che tali restrizioni possano ledere il diritto all’impresa senza adeguate motivazioni e hanno ordinato la sospensione immediata dell’ordinanza Salis.

La decisione è provvisoria. Il Tar ha fissato la discussione collegiale per la camera di consiglio del 9 gennaio 2026, quando i giudici valuteranno in modo definitivo il merito del ricorso.

Fino ad allora, il divieto è congelato, e i genovesi potranno celebrare Capodanno con i tradizionali botti, purché nel rispetto delle norme generali di sicurezza.

Palazzo Tursi, però, ha reagito e ieri ha riferito che “c’è stata una comunicazione informale tra le parti ed è allo studio la predisposizione di una nuova ordinanza per Capodanno”.

“Avevamo predisposto quel tipo di ordinanza – ha dichiarato la sindaca Salis – perché volevamo rispondere a una richiesta decennale della cittadinanza e che è arrivata non solo da chi ha animali domestici e da compagnia, ma anche da persone più sensibili e fragili che possono avere difficoltà e disagi se esposte a botti prolungati.
Abbiamo voluto dare un segnale.
Prendiamo atto dei rilievi del Tar e capiremo meglio cosa fare per il futuro con le fasi successive del ricorso, che si svilupperanno ormai dopo il periodo festivo.
Intanto, nelle prossime ore lavoreremo per predisporre una nuova ordinanza.
Da questa esperienza vogliamo che ne esca comunque un segnale forte per la tutela delle fasce deboli e degli amici a quattro zampe”.