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Borse di lusso contraffatte nel porto di Genova: maxi sequestro a Pra’ e sei denunce

Borse di lusso contraffatte nel porto di Genova: maxi sequestro a Pra’ e sei denunce
Il porto di Pra'

Operazione “ERMES” di Dogane e Guardia di Finanza: intercettate decine di migliaia di borse false nei container diretti allo scalo genovese

Un ingente carico di borse di marca contraffatte è stato sequestrato nel porto di Genova, all’interno del bacino di Pra’, nel corso di un’operazione congiunta condotta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza. La merce, nascosta all’interno di numerosi container, avrebbe generato un guadagno illecito stimato in oltre 30 milioni di euro se immessa sul mercato. Si tratta di decine di migliaia di articoli, circa ventimila secondo le prime quantificazioni operative, riproduzioni fedeli di modelli riconducibili a noti brand del lusso italiani e internazionali.

Il sequestro rientra nell’operazione denominata “ERMES”, avviata nel secondo trimestre dell’anno e sviluppata attraverso un’attività di controllo altamente selettiva sul traffico commerciale che quotidianamente attraversa lo scalo portuale del capoluogo ligure, uno dei principali hub logistici del Mediterraneo.

Il controllo dei container nel porto di Genova

L’operazione “ERMES” è stata caratterizzata da un lavoro definito “chirurgico” dagli investigatori, svolto dalle unità operative specializzate che monitorano costantemente i flussi di merci movimentate nei milioni di container in transito ogni anno dal porto di Genova. L’attività di vigilanza si basa su un sistema avanzato di analisi del rischio, che consente di individuare spedizioni sospette senza rallentare il traffico regolare delle merci.

Grazie all’esperienza maturata sul campo, gli operatori dell’Agenzia delle Dogane e i finanzieri del II Gruppo di Genova hanno incrociato dati documentali, rotte commerciali e informazioni provenienti dalle banche dati in uso ai due Corpi, riuscendo a isolare numerosi carichi potenzialmente riconducibili a traffici illeciti.

L’attività investigativa e la conferma della contraffazione

I container individuati sono stati sottoposti a scrupolose visite doganali che hanno confermato la presenza di migliaia di borse contraffatte, realizzate come copie estremamente accurate di modelli regolarmente registrati. La successiva attività peritale, svolta con il coinvolgimento diretto delle aziende titolari dei marchi, ha permesso di certificare ufficialmente la contraffazione dei prodotti sequestrati.

L’operazione ha evidenziato ancora una volta come il porto di Genova rappresenti un punto strategico non solo per il commercio legale, ma anche per il contrasto alle importazioni illegali e alla diffusione di merci contraffatte, che danneggiano l’economia, i consumatori e le stesse case di moda.

Sei denunce all’Autorità Giudiziaria

A conclusione delle attività investigative, l’operazione “ERMES” ha portato alla segnalazione alla locale Autorità Giudiziaria di sei soggetti di nazionalità cinese, in qualità di rappresentanti legali delle società importatrici coinvolte. Le denunce riguardano il reato di importazione di prodotti contraffatti, nell’ambito di un procedimento che mira a colpire l’intera filiera del falso, dalla produzione alla distribuzione.

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