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Altro fake di Zelensky. I 13 eroi ucraini non sono morti e si sono arresi ai russi

Snake Island sul Mar Nero

Altro scivolone su una buccia di banana del presidente comico ucraino Vlodomyr Zelensky.

Sono vivi e si sono arresi ai russi i militari ucraini del piccolo avamposto situato a Snake Island, nel mar Nero, che secondo Kiev avrebbero risposto “russi fottetevi” alla nave da guerra di Mosca che gli aveva intimato di arrendersi.

Dati per morti durante i bombardamenti scatenati dai russi, i soldati erano stati dichiarati “eroi dell’Ucraina” dal premier Zelensky e l’audio dello scambio di battute fra militari russi e ucraini con quel “vaffa” diffuso da Kiev era diventato virale sui social media.

Lo ha dovuto ammettere perfino la Marina militare Ucraina, che ha diffuso una nota in cui si afferma che i militari “sono vivi e stanno bene” e sono stati costretti ad arrendersi ai russi per “mancanza di munizioni”.

Un’affermazione che in questi giorni è stata confermata solo da alcuni media occidentali.

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In precedenza, a onor del vero, i media russi avevano mostrato le immagini dei militari ucraini che si erano arresi al nemico mentre arrivavano al porto di Sebastopoli, in Crimea.

Snake Island, un’isola dall’alto valore strategico, era finita lo scorso 24 febbraio sotto il bombardamento di una nave da guerra russa che aveva completamente distrutto le istallazioni del minuscolo isolotto, in passato conteso tra Ucraina e Romania.

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Premier ucraino Vlodomyr Zelensky (immagine YouTube The Telegraph)