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Albanese maltratta la convivente romena per sei anni, l’intervento della polizia

Violenze in famiglia (foto di repertorio)

Una convivenza iniziata circa sei anni fa e, già dopo otto mesi, trasformatasi in un incubo. Quotidianamente una donna romena veniva presa schiaffi, insultata, presa a pugni e calci dal suo convivente, un uomo albanese.

“Alcune volte mi ha anche spinto giù dalle scale” racconta alla polizia la donna che, dopo tanti anni, è riuscita a uscire dal silenzio e chiedere aiuto.

Immediate le indagini della polizia che hanno consentito di ricostruire una drammatica storia fatta di umiliazioni, soprusi e maltrattamenti, nascosti nel silenzio da anni e ai quali la vittima finalmente è riuscita a dare voce.

Le violenze erano iniziate per futili motivi di gelosia che provocavano un’ira incontrollata e spropositata nell’uomo, culminanti in atti di violenza e aggressioni fisiche dei quali la donna porta ancora i segni sul corpo, ormai indelebili; una cicatrice alla testa è la testimonianza di un colpo ricevuto con una sedia col bordo in ferro, sferratole dall’aggressore poiché adirato nell’aver perso troppi soldi alle slot-machine; un dente mancante è il risultato di un pugno sferratole in auto, mentre il convivente guidava ubriaco, all’esito dell’ennesima discussione.

Nonostante i ripetuti maltrattamenti, per paura che il compagno ne venisse a conoscenza, la vittima non si è mai recata al Pronto Soccorso; è riuscita, dopo tanti anni, ad andare via di casa e recarsi presso gli Uffici di Polizia solo lo scorso marzo, denunciando le aggressioni subite.

Nonostante la denuncia, dopo una apparente tranquillità durata un paio di mesi, l’ex convivente è ritornato a perseguitare la vittima, appostandosi, in auto, all’esterno del luogo in cui la donna lavora e, spesso, seguendola con la macchina fino a casa. Non sono mancati messaggi, come avvenuto in passato, nei quali chiedeva “scusa per tutto quello che ho fatto, non succederà più”; ma stavolta la vittima, decisa a riprendere in mano la propria vita, non ha ceduto alle finte promesse del suo ex ma ha trovato la forza di denunciare nuovamente i fatti alla Polizia.

Le successive condotte dell’uomo hanno ingenerato nella donna un perdurante stato d’ansia e un timore per la propria incolumità e per tali fatti il reo è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria anche per il reato di stalking.

“Denunciate, vincete la paura, rompete l’isolamento e la vergogna. Uscite dal silenzio.” E’ questo l’appello del Questore Capocasa, in questa circostanza è stato accolto dalla vittima di questa ennesima, drammatica violenza di genere.