Dopo una settimana di indagini i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Genova Centro e della stazione dell’Arma di Ge-Carignano hanno fermato un 17enne tunisino, ritenuto responsabile dell’accoltellamento per rapina avvenuto nella notte del 26 aprile scorso ai danni di un giovane ucraino in pieno centro città, ricoverato in codice rosso al S. Martino e poi dimesso.
Erano circa le 3.30 quando i militari, impegnati nei controlli serali per la movida, avevano udito delle grida provenire da piazza Matteotti. Sul posto avevano trovato il giovane ucraino ferito all’addome da una coltellata.
Immediate le ricerche nei vicoli del Centro storico: il coltello usato per l’aggressione è stato trovato nascosto dietro una pianta.
Grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza e alla ricostruzione dei movimenti precedenti all’accoltellamento, i carabinieri l’altro giorno hanno quindi individuato il pericoloso nordafricano.
Le immagini hanno immortalato il maghrebino mentre si aggirava per le strade del Centro armato di coltello, minacciando i passanti.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima, trasportata d’urgenza all’ospedale Galliera e operata per una ferita che aveva causato la perforazione del fegato, era intervenuta per cercare di recuperare il telefono cellulare rubato poco prima a un suo amico.
Nel tentativo di recuperare la refurtiva, l’ucraino è stato colpito con un fendente all’addome e derubato anche dello zaino.
Dopo l’aggressione a scopo di rapina, il 17enne tunisino si era liberato dello zaino e dell’arma e si era rifugiato in una discoteca del Centro insieme agli amici del “branco” di nordafricani, dove ha trascorso il resto della notte.
L’arresto è avvenuto nella notte del 3 maggio, quando i carabinieri lo hanno rintracciato in via Canneto il Lungo.
Durante la perquisizione personale e domiciliare sono stati sequestrati vestiti e accessori compatibili con quelli indossati al momento dell’accoltellamento.
Su disposizione della Procura presso il tribunale per i minorenni di Genova, il 17enne è stato sottoposto a fermo e trasferito all’istituto penale minorile di Torino. Il provvedimento è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari, che ha confermato l’ipotesi accusatoria, suffragata dai filmati e dal riconoscimento da parte dell’ucraino accoltellato, nel frattempo dimesso dall’ospedale.