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A Genova lo spettacolo Cuori in scatola

Cuori in scatola
Cuori in scatola

A Genova lo spettacolo Cuori in scatola di Paolo Fittipaldi. Appuntamento il 14 maggio ore 20.30 al Teatro Instabile di Genova.

A Genova lo spettacolo Cuori in scatola – Storie di un’umanità chiusa in scatola.

Domenica 14 maggio ore 20.30 La Quinta Praticabile e l’Associazione di Promozione Sociale Quante Quinte presentano “Cuori in scatola – Storie di un’umanità chiusa in scatola” di Paolo Fittipaldi.

Da un’idea di Paolo Fittipaldi e Christian Zecca. Con Marco Gualco, Pamela Pierro e Beatrice Ravera e con Luca De Angelis e Cinzia Roggerone. Regia Christian Zecca.

Teatro Instabile, via A. Cecchi 19r
Per informazioni 0105702903 dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19
Biglietti 10 euro intero e 7 euro ridotto

Lo spettacolo

Due ragazze invitate (o imbucate?) alla festa di Marco, combattono fino all’ultimo sangue per riuscire a conquistare il giovane festeggiato, come fosse un trofeo.

Partendo da un’infatuazione futile in un’epoca in cui tutto si consuma nel tempo di un’istante, questa fosforica battaglia sarà forse l’occasione per le due di accorgersi finalmente che stanno vivendo una vita “in scatola” e che l’unico motore delle loro giornate è stato finora soltanto quello di prevalere una sull’altra?

In questo caso la lotta nasce per ottenere il ragazzo ambito da entrambe, ma Beatrice e Pamela sono “nemiche per la pelle”, e Marco appare subito come un mero pretesto buono soltanto per farsi la guerra. Domani potrebbero combattersi per un lavoro migliore, o per qualsiasi altro motivo utile solo per sfogare le proprie frustrazioni.

La commedia di Paolo Fittipaldi, per la regia di Christian Zecca nasce con l’obiettivo di far sorridere in un’epoca post pandemica in modo semplice e senza pensieri, provando a ricordare, attraverso un impianto preso in prestito dalle sit-com, che per cambiare veramente le cose basterebbe provare a partire dal proprio mondo interiore, dalle relazioni che viviamo tutti i giorni, come suggerisce Italo Calvino ne Le città invisibili cercando e sapendo riconoscere “chi e che cosa in mezzo all’inferno non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.