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Carcere della Spezia al collasso: l’allarme della Uilpa sulla sicurezza

Carcere della Spezia al collasso: l’allarme della Uilpa sulla sicurezza
Villa Andreino alla Spezia

La situazione critica nel penitenziario di via Fonte Vivo

Il carcere della Spezia torna sotto i riflettori per gravi problemi di sicurezza e di gestione. La struttura, risalente al secolo scorso e già segnata da carenze strutturali, è ormai al limite del collasso. Nella giornata di ieri due detenuti sono stati trasferiti d’urgenza al pronto soccorso: uno per gravi condizioni di salute e l’altro per tumefazioni al volto, la cui origine resta ancora da chiarire.

La denuncia del sindacato di polizia penitenziaria

A lanciare l’allarme è Fabio Pagani, segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria, che descrive un quadro estremamente preoccupante: “La polizia penitenziaria è stremata, costretta a doppi turni di servizio anche di 12 ore continuative. La categoria è offesa e messa a dura prova: prima un agente è stato preso a sputi da un detenuto a regime di 14 bis, classe 1995, con reati di rapina ed evasione e fine pena nel 2030, lo stesso che ha poi completamente distrutto la cella”.

Pagani: “Situazione destinata a peggiorare”

Secondo il sindacato, le criticità non sono isolate ma fanno parte di un problema sistemico. “A queste condizioni, nostro malgrado, non solo i suicidi, le risse, le evasioni, i traffici illeciti e le aggressioni al personale continueranno – conclude Pagani – ma la situazione è destinata a deteriorarsi ulteriormente, giorno dopo giorno”.

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