Una vigilia delicata per i blucerchiati
La Sampdoria si prepara alla trasferta di Monza, in programma domani alle 17.15, in un momento tutt’altro che semplice della stagione. Nella conferenza stampa della vigilia, mister Massimo Donati ha parlato con franchezza della situazione della squadra, delle difficoltà affrontate finora e della necessità di reagire con compattezza. Il tecnico blucerchiato, ha sottolineato l’importanza di trovare nuove soluzioni tattiche senza però stravolgere il lavoro fatto.
“Alla fine – ha spiegato Donati – nell’ultima partita con il Cesena abbiamo provato a fare qualcosa di diverso. Adesso dobbiamo solo vedere se funziona o meno, senza stravolgere, perché non avrebbe senso. Si tratta di piccoli aggiustamenti per far sì che le cose vadano meglio. La squadra la difendo sempre, perché ogni giorno in allenamento vedo ragazzi che cercano di dare il massimo. Poi, certo, è il campo a parlare e a dare i responsi”.
Gli infortunati: Ferrari e Malanca out
Il tecnico ha fatto anche il punto sugli infortunati, con due assenze pesanti: “Ferrari ha ancora quel problema e non potrà essere della partita, anche se verrà con noi per stare vicino al gruppo. È un bel gesto che dimostra attaccamento. Malanca, invece, ha subito la rottura del crociato. Nella vita ci sono due strade: subire o reagire. Noi non vogliamo subire nulla, dobbiamo reagire. Io sono fatto così e pretendo lo stesso dalla squadra. Non ci piangiamo addosso, la squadra è arrabbiata come lo siamo tutti, ma l’unico modo per uscire da questo momento è lavorare e reagire sul campo”.
Portieri sotto osservazione, ma fiducia confermata
Uno dei temi caldi riguarda i portieri. Dopo le critiche arrivate per i gol subiti, Donati ha voluto chiarire la sua posizione: “Ghidotti ha la mia fiducia massima dall’inizio e la mantiene. Abbiamo deciso di valutare anche Coucke, che ha fatto una partita con cose buone e qualche errore, come capita a tutti i giocatori. Ma per me restano tutti ottimi portieri, compreso Ravaglia. Gioca Coucke perché vogliamo valutarlo per qualche partita.
Il problema non è il singolo portiere: dei sette gol subiti, sei sono arrivati da situazioni da fermo, calci d’angolo, punizioni o rimesse laterali, sempre con tanti uomini nostri in area. Questo dimostra che tatticamente non abbiamo sofferto, ma mentalmente non siamo stati pronti a reagire all’episodio. È un aspetto di testa, non solo tecnico. Ed è lì che dobbiamo crescere: i giocatori più esperti devono prendere in mano la squadra e aiutare i compagni a gestire meglio le difficoltà in partita”.
Donati: “Serve più incisività in attacco”
Se la fase difensiva ha mostrato limiti di attenzione, in avanti è mancata la giusta concretezza. Il mister lo ha ammesso con grande onestà: “Dobbiamo riuscire a creare di più in attacco, anche grazie a Coda. Abbiamo giocatori come Pafundi e Cherubini che possono offrire soluzioni diverse e dobbiamo sfruttarle meglio. Fino alla trequarti ci arriviamo spesso, ma ci manca l’ultimo passaggio, la verticalizzazione giusta. Non voglio pensare alle mancanze o a quello che ci manca in rosa: non serve a niente. Dobbiamo lavorare con quello che abbiamo e fare il massimo”.
Donati ha ribadito che lo spirito di gruppo sarà determinante: “Non sono contento dei risultati, come non lo è nessuno, ma se vogliamo invertire la rotta dobbiamo farlo con lo spirito giusto. Non possiamo affrontare le partite con la testa bassa o demoralizzati, dobbiamo crederci. I tifosi hanno tutte le ragioni per criticare, ma noi dobbiamo pensare solo al campo, perché è lì che possiamo cambiare le cose”.
Una Sampdoria che cerca riscatto
La partita contro il Monza diventa quindi un crocevia importante per la Sampdoria. Donati lo sa bene e cerca di trasmettere fiducia e coraggio al gruppo, senza nascondere le difficoltà. La sua filosofia è chiara: non subire, ma reagire. Sarà il terreno di gioco a dire se i blucerchiati riusciranno a dare la risposta che società e tifosi aspettano.
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