La Spezia – In un paio d’anni la vita di Viola Giangreco è cambiata, non radicalmente, di più. Dal Palabologna sarzanese dove pallavolisticamente è cresciuta nel Lunezia, è passata al 3.o posto ai campionati universitari degli Stati Uniti d’ America (categoria Junior) dove il Colby Community College non arrivava da qualche decennio, nel frattempo ha dovuto scordarsi il mare della sua La Spezia per i campi di grano del Kansas e gli amici del Pacinotti per quelli del “campus” accademico in cui vive negli “States”.
E non è tutto lì…
“Già, sto per passare al Columbia College in Missouri, per il secondo biennio in cui è articolato il corso di laurea in “Economy and Business Management”. Finora un paio di borse di studio mi hanno garantito vitto e alloggio. Mi piacerebbe quindi fermarmi negli Usa a lavorare mentre farò, vedremo dove, il “master” di specializzazione. Poi chissà”.
Ma hai un po’ di tempo per svagarti?
“Pure sotto questo aspetto ho dovuto stravolgere un po’ il mio concetto di diversione. Da noi al proposito si pensa subito al mare, alla spiaggia, ai tuffi e via dicendo. Ma il Kansas è nel centro degli Stati Uniti a non so quanti chilometri da qualsiasi costa. Tuttavia ciò mi ha dato modo d’apprezzare picnic, gite in automobile, serate di carte e/o di freccette oltre che di karaoke. La stessa università in America ci tiene ad assecondare e organizzare lo svago dei propri studenti, da ciò all’allestimento per esempio di laboratori “fai da te”, per imparare a costruire da soli magari dei gioielli: si fa presto”.
Parliamo un pochino anche dell’aspetto sportivo di tale e tanta esperienza?
“Due allenamenti al giorno, ma il punto è che sport e studio negli atenei statunitensi sono cose assolutamente integrate, mezza giornata è consacrata ai libri e l’altra metà alla pratica sportiva. Se non studi non giochi e se in campo marci forte non ti mancheranno tutte le agevolazioni possibili ai fini d’un buon profitto. I medesimi professori non mancano di presenziare qualunque gara delle squadre del Community College. E pure se non giochi, allora finisce che vieni coinvolto ugualmente, come tifoso e qui torniamo al fatto che la stessa università asseconda lo svago”.
Sei contenta?
“Sì, riparto all’inizio di Agosto, di solito atterro a Denver in Colorado dopo scalo a Monaco di Baviera. Ad ogni modo, come queste lunghe vacanze trascorse qua dimostrano, non mi sono dimenticata dei miei posti. Infine sono felicissima che mia sorella Emma, altro prodotto del Lunezia Volley a Sarzana, stia per affrontare la Serie C nella neopromossa Rainbow Spezia dopo un anno di preziosa esperienza in D alla Nottolini a Lucca. Per la cronaca, lei è una palleggiatrice, mentre io a Colby mi sono definitivamente trasformata da schiacciatrice in opposto”.
Nella foto Viola Giangreco, in divisa da gioco del Colby College, mostra la targa assegnata per il 3.o posto al campionato nazionale universitario.
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