Blocco al varco portuale di San Benigno: protestano Cub, Usb e Cobas
Mattinata complessa per la viabilità genovese, con manifestazioni e uno sciopero che hanno paralizzato il traffico in diversi punti strategici della città. In prima linea i sindacati di base Cub, Usb e Cobas, che sin dalle prime ore del mattino hanno dato vita a un presidio all’altezza di via Albertazzi, in corrispondenza dell’accesso al varco portuale di San Benigno. Obiettivo della protesta: dire no alle politiche di riarmo portate avanti dal governo italiano.
L’azione ha avuto un forte impatto sulla circolazione in tutta la zona: traffico rallentato e disagi registrati in via Albertazzi, via Milano, via Balleydier, sulla rampa elicoidale verso gli ingressi portuali e sul Lungomare Canepa in direzione levante. Il presidio è proseguito per l’intera mattinata, con l’accesso al porto che è stato parzialmente garantito.
Sciopero metalmeccanici in Liguria: 8 ore di protesta e corteo da Cornigliano
Parallelamente, si è svolto lo sciopero regionale di 8 ore dei metalmeccanici, indetto per protestare contro lo stallo nelle trattative per il rinnovo del contratto nazionale, che interessa oltre 1,5 milioni di lavoratori in tutta Italia, di cui circa 25.000 solo a Genova e 40.000 in tutta la Liguria. La mobilitazione ha coinvolto anche delegazioni provenienti da Savona e La Spezia.
Il corteo è partito dai Giardini Melis di Cornigliano e ha attraversato il ponte omonimo, piazza Montano, via Cantore, per poi fare ritorno lungo via Milano e San Benigno. Traffico bloccato e chiusura temporanea di diverse arterie hanno causato ulteriori disagi per gli automobilisti.
Sopraelevata bloccata e riaperta: ripercussioni sul traffico genovese
Momenti di tensione si sono registrati quando i manifestanti hanno occupato la sopraelevata Aldo Moro all’altezza della rotatoria di via Milano, bloccando il traffico in direzione levante per circa mezz’ora. Solo alle ore 11:30 la circolazione è tornata regolare, con la riapertura completa della sopraelevata.
Intanto, mentre Cub, Usb e Cobas continuavano il presidio al varco di via Albertazzi, è stato comunque permesso il transito di camion e auto dirette al porto, evitando il blocco totale della logistica.
Le dichiarazioni dei sindacati: “Serve un contratto che tuteli salario e sicurezza”
Alla manifestazione genovese ha preso parte anche il segretario nazionale Fim-Cisl Massimiliano Nobis, che ha lanciato un appello a Federmeccanica: “Oggi i metalmeccanici hanno scioperato in tutta Italia. Federmeccanica si assuma le proprie responsabilità e riapra il tavolo negoziale”. Nobis ha definito “assurda” la pregiudiziale della controparte nel rifiutare di discutere gli aumenti salariali.
A fargli eco, Stefano Bonazzi, segretario generale della Fiom Genova, che ha rilanciato la necessità di un contratto che tuteli i diritti fondamentali dei lavoratori: “Scioperiamo per il salario, per l’orario, contro la precarietà e per la sicurezza. L’industria metalmeccanica è il cuore produttivo del nostro Paese”.
Manifestazioni in tutta Italia: proteste in 16 città da Nord a Sud
Oltre a Genova, la mobilitazione dei metalmeccanici ha coinvolto numerose città italiane: Udine, Trento, Bergamo, Aosta, Torino, Firenze, Ancona, Perugia, Lanciano, Roma, Bari, Potenza, Vibo Valentia, Palermo e Cagliari. Una giornata di protesta nazionale che punta a riaccendere il confronto tra sindacati e imprese per un contratto più equo.
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