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Pastorino (RaS): su Caduti RSI parole Bucci inascoltabili, occorre spinta antifascista

Genova, Gianni Pastorino (Linea condivisa) con Fiom e Cgil a corteo antifascista (foto d'archivio)

“Oggi pomeriggio il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino ha partecipato alla mobilitazione antifascista, indetta dalla Cgil e sostenuta da altre associazioni, contro l’omaggio del Comune di Genova ai Caduti di Salò. Le parole del sindaco Bucci non sono assolutamente condivisibili. Ancora una volta viene riproposta la teoria dell’equidistanza dei morti, il rispetto delle salme, nessuna ricerca o comprensione storica di cosa sia stato il fascismo in Italia, prima, e la Resistenza che lo ha sconfitto, dopo. Verità storicamente accertate che non possono essere sottaciute: dalla Resistenza nasce la Carta Costituzionale”.

Lo ha riferito il capogruppo regionale di RaS Gianni Pastorino.

“Dalla Carta Costituzionale – ha aggiunto Pastorino – nascono i principi di liberà e democrazia. Proprio per questo i sindaci governano, e secondo quei principi Bucci siede in quel ruolo. Mettere sullo stesso piano chi ha portato l’Italia alla tragedia nazifascista e chi invece l’ha liberata è obiettivamente una cosa inascoltabile.

La stessa scelta di mettere nello discorso anche riferimenti a supposti successi della giunta, come Euroflora, ci è parsa una cosa del tutto fuori luogo.

Abbiamo bisogno di una nuova spinta antifascista, in questa città e nella nostra regione. Fatta non di atti formali, ma di atti politici, che coniughino i principi dell’antifascismo in un’iniziativa di inclusività, libertà, partecipazione di cui questa politica sembra aver perso traccia.

Genova non è soltanto la città Medaglia d’Oro, che ha saputo liberarsi da sola dal tacco nazifascista, ma è anche quella che il 30 giugno del 1960 ha respinto ogni ipotesi di cittadinanza a governi appoggiati dal MSI. Solo una politica fatta di atti concreti, che sappiano coniugare principi e bisogni delle persone sarà in grado di dare una risposata antifascista alla classe dirigente di centrodestra che sta governando a Genova e in Liguria”.