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Crollo soffitto, business migranti e aggressione Rai. Tursi: 2 irregolari in centro accoglienza

Crollo soffitto via Sampierdarena, business migranti, sequestro e indagine della procura e aggressione a troupe della Rai. All’interno del centro di accoglienza dove ieri sera è crollato un controsoffitto ferendo sette migranti (per fortuna non gravemente tanto che oggi sono stati tutti dimessi dall’ospedale) ci sarebbero stati anche due irregolari.

Lo ha rivelato oggi il consigliere comunale delegato alla Protezione Civile Sergio Gambino (FdI) che ieri in tarda serata si era recato sul posto insieme al sindaco Marco Bucci per valutare la situazione dei feriti e dello stabile.

“Dalle verifiche della polizia – ha spiegato Gambino – uno dei feriti ricoverati all’Evangelico di Voltri non risulta un richiedente asilo ma un clandestino in possesso di un permesso di soggiorno scaduto.

Inoltre, c’è anche un’altra incongruenza perché dalle documentazioni risulta che fra i 9 migranti ospiti della struttura c’è uno straniero al momento irreperibile.

Se così fosse, sarebbe una truffa perché la coop che gestisce il business migranti incassa 35 euro al giorno per ospitare una persona che in realtà non vive nell’alloggio.

Credo che sia il caso di avviare controlli su tutti i centri di accoglienza di Genova per verificare chi sono le persone ospitate per cui la prefettura autorizza il pagamento dei finanziamenti per i richiedenti asilo”.

Recentemente, infatti, il Governo Gentiloni ha stanziato ulteriori soldi pubblici per il business migranti in Liguria (v. articoli precedenti): ben 16mila euro per richiedente asilo incluso nei progetti Sprar, che però sono stati definiti “fasulli”.

La presidente della coop che gestisce l’appartamento di Sampierdarena, preso in affitto e trasformato in centro di accoglienza, dove è avvenuto il crollo, stasera ha però replicato alla denuncia del rappresentante del Comune: “Credo sia tutto frutto di un equivoco. Noi ogni giorno controlliamo chi vive nelle nostre strutture e comunichiamo i nomi alla prefettura, che dopo le opportune verifiche autorizza il pagamento delle rette.

Un ospite clandestino? Forse è un richiedente asilo che ha fatto ricorso, ma di certo la prefettura ne è stata informata. Escludo che uno straniero irreperibile possa risultare fra i nostri ospiti.

Ripeto: tutti i giorni controlliamo i nomi degli ospiti e li comunichiamo alla prefettura. Se fossero emerse delle anomalie ne saremmo a conoscenza”.

Secondo ulteriori accertamenti, anche un responsabile della Prefettura di Genova ha confermato che, al momento, i nomi degli ospiti del centro di accoglienza di Sampierdarena “corrispondono ai richiedenti asilo che hanno diritto ad alloggiare nella struttura gestita dalla coop”.